6^ puntata: LA STORIA DI SAN LORENZO COME NON L’AVETE MAI SAPUTA. DALLE ORIGINI ALLE VICENDE ODIERNE

6^ PUNTATA DAL SECONDO DOPOGUERRA AI GIORNI NOSTRI

1Il secondo dopoguerra è un altro momento particolarmente duro per S. Lorenzo.

Le perdite subite sono davvero ingenti: tutti hanno perso alcune delle persone loro care, tutti hanno subito danni materiali a causa dei bombardamenti.

Si verifica immediatamente un massiccio esodo dei sanlorenzini in altre zone di Roma o nei paesi d’origine; il quartiere resta quasi deserto e le infrastrutture distrutte.

Quelli che restano scontano un altro periodo di grande povertà.

Inizia la ricostruzione, durerà diversi anni; ancora oggi è possibile trovare nel quartiere dei palazzi2 danneggiati dal bombardamento del 1943 non ancora ricostruiti.

La fase della ricostruzione è accompagnata da una spinta di immigrazione proveniente dal Sud Italia, persone che arrivano a San Lorenzo per lavorare nelle ferrovie.

Le problematiche che nascono sono quelle tipiche di un processo di immigrazione; quella dell’integrazione diventa una problematica in più che si aggiunge alle tante già presenti nel quartiere in quegli anni.

Ancora una volta S. Lorenzo ripiomba nell’indigenza, ancora una volta si fa strada l’illegalità in alcune schiere della popolazione locale.

3Anche in questa fase risulta prezioso il lavoro svolto dalla Chiesa. Le parrocchie e le congregazioni religiose forniscono assistenza sanitaria e sociale alle famiglie più bisognose, alleviandone le sofferenze.

A partire dalla fine degli anni sessanta il quartiere inizia a subire un graduale processo di “spersonalizzazione”.

Sono gli anni delle proteste giovanili, quella che prima era un’università d’elite si trasforma in università di massa; la posizione di San Lorenzo, attiguo alla città universitaria fa il resto.

Sono questi gli anni in cui vengono realizzate alcune opere pubbliche di grande rilievo per il4 quartiere: la costruzione degli edifici di Neuropsichiatria Infantile in via dei Reti e via dei Piceni e la Tangenziale Est, che viene costruita proprio tra i palazzi di Viale dello Scalo San Lorenzo, e che diverrà uno dei maggiori problemi del quartiere negli anni a seguire.

Anno dopo anno, in modo crescente, il quartiere inizia a popolarsi di studenti giunti da tutto il centro Italia, proprio mentre la popolazione originaria, specie le giovani famiglie, tendono a lasciare il quartiere in cerca di quartieri meno popolari.

San Lorenzo si popola sempre di più di studenti universitari fuorisede e della popolazione originaria restano quasi esclusivamente gli anziani.

Il quartiere comunque assorbe afflusso degli studenti ed anzi sembra accogliere con piacere i nuovi abitanti del quartiere.

5

Si incontrano lo spirito e la cultura del mondo universitario con la semplicità e la ricchezza dei valori umani e sociali della gente del luogo, in un fecondo scambio reciproco; San Lorenzo diventa sempre più luogo di una cultura, lontana dagli schemi teorici e dottrinali, che sposa gli ideali di libertà e di fratellanza da sempre presenti nella comunità sanlorenzina e contemporaneamente diventa casa e laboratorio di molti artisti romani che qui riescono ad affrancarsi dalla rigidità degli schemi sociali altrove più stringenti.

La trasformazione culturale del quartiere è allo stato attuale tanto significativa da far meritare a San Lorenzo la fama di Montmartre di Roma.

Quello che c’è di certo è che oltrepassando gli anni  e   gli  eventi,  lo  spirito delle  persone  che   hanno costruito San Lorenzo non si è mai spento; quasi intrecciandosi con gli edifici e le strade del quartiere, è stato capace di rinnovarsi a prescindere dalle generazioni che si sono susseguite e dalle ondate di ricambio sociale che sono subentrate nel tessuto della collettività del quartiere.

Oggi più che mai San Lorenzo è e rappresenta il luogo di tutti: chiunque è ben accetto ed integrato con il resto della collettività, con l’unica condizione di sentirsi parte del quartiere; oggi come un secolo fà.

Fonte: ViviSanLorenzo.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *