Gruppo Arcadia: l’impero di Sir Philip Green sull’orlo della bancarotta

Fashion Magazine 27 November 2020
Il colosso britannico Arcadia, di cui fanno parte le insegne TopshopMiss SelfridgeBurton e Dorothy Perkins, sarebbe sull’orlo del collasso, dopo anni di difficoltà aggravate dalla pandemia.

imagesLa società ha ricevuto un duro colpo dal fatto che il suo controverso proprietario, Sir Philip Green (nella foto) non è riuscito a ottenere un prestito di 30 milioni di sterline da potenziali finanziatori.

Secondo insistenti indiscrezioni, già lunedì potrebbe essere una giornata decisiva, con la nomina di amministratori, la conferma dell’insolvenza e la lotta tra i creditori per accaparrarsi gli asset aziendali. Si profilerebbe la chiusura permanente di molti negozi del gruppo, in vista della cessione a una nuova proprietà: a questo proposito, è già iniziato il toto pretendenti, con l’e-tailer Boohoo in prima linea, dopo che ha raccolto 198 milioni di sterline in vista di operazioni di M&A.

Come riporta il sito della Bbc, potrebbero essere a rischio 13mila posti di lavoro, ma c’è chi parla addirittura di 15mila.

«Se non entrerà in una procedura di liquidazione volontaria – osserva Susannah Streeter, senior investment and markets analyst di Hargreaves London – Arcadia diventerà il più imponente caso di corporate collapse in Gran Bretagna ai tempi della pandemia».

«Riapriremo i nostri negozi in Inghilterra e Irlanda non appena sarà possibile: questo secondo lockdown è sfidante per tutti i retailer, ma ce la stiamo mettendo tutta per tutelare gli investitori», assicurano invece dall’azienda che, come ribadisce Richard Lim, chief executive di Retail Economics, sconta non solo l’effetto Coronavirus ma anche inveterati errori strategici.

Non avrebbe infatti saputo investire al momento giusto nel digitale, facendosi surclassare da e-company come Asos, la stessa Boohoo e Pretty Little Thing, che sono andate a impattare soprattutto sul marchio di punta Topshop, indietro anche rispetto a competitor con una forte presenza nel retail fisico: un nome per tutti, Zara, che ha puntato e sta puntando moltissimo sull’omnichannel.

Non si conoscono dati recenti su Arcadia, ma nel fiscal year chiuso al primo settembre 2018 il gruppo evidenziava una perdita pre-tasse di 93,4 milioni di sterline, dal precedente utile di 164,6 milioni di sterline. I ricavi, a loro volta in ribasso, erano di 1,8 miliardi di sterline.

a.b.

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