Carico e scarico merci: di cosa si tratta?

Zona carico e scarico merci e posto “H”: cambia la segnaletica in via  Benedetto D'Acquisto - Monreale News - Notizie, eventi e cronaca su Monreale

 

 

 

Innanzitutto, un breve accenno su quella che è davvero la materia che stiamo affrontando in questo articolo: il carico e scarico delle merci. Quest’attività consiste, in poche parole, nel trasporto dei materiali da un luogo all’altro, effettuato generalmente mediante mezzi di trasporto quali camion, autocarri o navi. Ovviamente può essere necessario effettuare operazioni di carico e scarico anche in ambienti lavorativi particolari, come ad esempio i magazzini. Ed è proprio per questo che stiamo affrontando il tema! Diciamo che generalmente l’attività di carico e scarico può essere suddivisa in tre fasi:

  • La preparazione, in cui il personale specializzato prepara la merce per il trasporto, verificando che sia imballata in modo adeguato e che non presenti rischi per la salute e la sicurezza delle persone. Inoltre, è necessario assicurarsi che i materiali siano idonei al trasporto su strada, ferrovia o acqua;
  • Il carico, che viene effettuato utilizzando appositi mezzi di trasporto (camion, treni, navi), seguendo le istruzioni fornite dal personale preposto alla movimentazione della merce:
  • Lo scarico che avviene nell’area destinata all’accettazione delle merci.

Tutto questo viene generalmente svolto da personale specializzato, come ad esempio l’addetto al carico e scarico, che utilizza strumenti e macchinari adatti per effettuare il trasporto in modo sicuro e rapido. È anche vero che si tratta di una mansione che può essere gestita senza troppe difficoltà anche da personale non qualificato, purché in possesso delle giuste conoscenze sulle modalità di trasporto dei materiali.

Le regole in vigore sulla sosta in zona di carico e scarico

Ma ora torniamo al fulcro del discorso, e per farlo è necessario ricollegarsi a quanto detto nell’introduzione. Molto spesso capita di imbattersi in particolari cartelli stradali, quelli relativi alla sosta, in cui è raffigurato un omino stilizzato che trascina un carrello. Ecco, in quel caso si tratta senza ombra dubbio di un parcheggio dedicato all’attività di carico e scarico merci.

Fornitori, corrieri e tanti altri professionisti che operano in questo settore hanno davvero bisogno di quel posto riservato. Altrimenti come potrebbero svolgere al meglio la loro attività? E questo loro diritto è disciplinato proprio dall’articolo 158 del Codice della Strada sul Divieto di fermata e sosta dei veicoli che stabilisce che “la sosta è vietata sulle aree destinate al mercato e ai veicoli per il carico e lo scarico di cose, nelle ore stabilite.” Occorre prestare molta attenzione agli orari indicati sulla segnaletica verticale, in modo da verificare se la sosta possa in quel preciso momento essere vietata o consentita. In assenza di segnaletica indicante le ore in cui è possibile parcheggiare, lo spazio riservato al carico e scarico merci è è da intendersi completamente rivolto a questa attività, ovvero 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

Parcheggio in area di carico e scarico: le sanzioni

Come per ogni regola che si rispetti, anche questa nello specifico prevede che ci siano delle sanzioni pecuniarie per chi non rispetta la sosta in area adibita a carico e scarico. È sempre lo stesso articolo infatti a determinarne la cifra, che va dai 41€ a 168€, con una riduzione prevista se in zona di divieto si trovi un motociclo o un veicolo a due ruote.

Ma c’è una novità, entrata in vigore con il nuovo decreto legislativo 50/2017. Questo precisa che:

  • Le aree destinate alla movimentazione delle merci sono riservate solo agli autocarri;
  • La contestazione immediata per gli accessi non autorizzati non sarà più resa obbligatoria.

In pratica, in tutte le piazzole in cui è consentita l’attività di carico e scarico potrebbero essere installati dei nuovi dispositivi elettronici di controllo che, nel caso di violazioni al divieto di sosta, potranno far scattare direttamente le sanzioni. Anche senza la presenza fisica di un operatore di polizia. Insomma, una bella garanzia per tutti coloro che hanno bisogno – per ragioni lavorative – di quello spazio!

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